Come Usufruire Superbonus

Come usufruire del Superbonus 110%

Intorno al tema del Superbonus 110% c’è molta confusione. È proprio vero che, quando se ne usufruisce, si realizzano i lavori senza pagare un euro? Facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento illustrando i tre modi in cui usufruire del Bonus.

Detrazione diretta

La prima delle tre opzioni disponibili per poter beneficiare del Superbonus 110% è la detrazione diretta.

Seguendo questa modalità, il credito d’imposta calcolato sulle spese effettuate compenserebbe il debito verso lo Stato. Come?

Prima di tutto, è necessario pagare gli interventi con una modalità tracciabile (es. un bonifico) e parlante (cioè che ne indica la ragione della spesa). La cifra versata va a costituire il credito, che viene suddiviso in cinque rate annuali di pari importo.

Lo Stato, poi, restituisce i soldi versati tramite una sorta di “sconto” sulle tasse. Di conseguenza, è fondamentale conoscere l’ammontare delle tasse annue. Infatti, se il credito eccede i debiti (ovvero l’importo da scontare è superiore a quello da pagare) i soldi in eccesso verranno persi. Il credito non può essere raccolto e usato negli anni successivi. Per esempio, se le quote annuali di detrazione a cui si ha diritto sono di 15mila euro e le tasse da versare valgono invece 8mila, si perdono 7mila euro di credito. Per concludere, è conveniente scegliere l’opzione della detrazione diretta solo se le tasse annuali superano il credito.

Cessione del credito

La cessione del credito funziona, invece, in maniera diversa. Anche qui è necessario pagare gli interventi e maturare un credito nei confronti dello Stato. Tale credito può essere ceduto a un ente al fine di ottenere subito la liquidità necessaria.

I soggetti a cui ci si rivolge per la cessione possono essere:

•    una banca o un intermediario finanziario,

•    l’impresa che ha effettuato i lavori,

•    una Energy Service Company (ESCo), ovvero una società specializzata in interventi finalizzati al miglioramento energetico.

Figura chiave per compiere questo tipo di operazione è l’architetto, che progetta l’intervento e si pone come tramite tra cliente e impresa, banca o ESCo, evadendo le pratiche burocratiche, azione che richiede una competenza tecnica specifica. Il meccanismo prevede poi l’acquisizione del credito da parte dell’ente e l’immediata monetizzazione del valore della detrazione per il cliente. L’ente, in genere, chiede una piccola percentuale al cliente, che si aggira intorno al 10%.

Sconto in fattura

Infine, la scelta preferita della maggior parte dei cittadini: lo sconto in fattura. Tale modalità prevede che il cliente ottenga uno sconto pari al 100%, applicato dall’impresa che effettua gli interventi.

A sua volta, la stessa impresa potrà utilizzare lo sconto applicato come credito di imposta. Tuttavia, è difficile trovare sul mercato imprese disposte a concedere lo sconto, che non è obbligatorio ma può essere applicato solo previo accordo. Spesso le aziende, soprattutto se piccole, non hanno debiti verso l’erario di ammontare pari agli sconti praticati. Dunque rischiano di perdere parte del credito acquisito dai clienti, che non hanno pagato nulla.

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